Qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa di prestato, qualcosa di blu e sei Pence nella scarpa.
Tutte noi conosciamo questo mood. Ma sai dove nasce e cosa significa?
Questa tradizione deriva dall’Inghilterra e ha origini molto antiche. Viene tramandata da una frase che risale all’epoca vittoriana, che dice:
Something old, something new.
Something borrowed, something blue.
And a silver sixpence in your shoe.
La rima è stata rispettata per decenni dalle spose provenienti da tutte le parti del Mondo. E come testimonia un giornale di New York, già nel lontano 1894 era diventata un’abitudine rispettata da tutte le donne in procinto di sposarsi.
Chi per gioco, chi per convinzione, nessuna donna arrivava all’altare senza questi cinque simboli pieni di magia e superstizione.
Ma cosa significano in concreto?
Una cosa vecchia indica il passato che non dev’essere dimenticato nel nuovo cammino che si va ad intraprendere.
Il legame con la famiglia e quello con gli amici, che non si rompono ma semplicemente si trasformano per adattarsi ad una nuova vita comune. Il legame con il passato che viene lasciato alle spalle ma che è stato una fare della vita essenziale.
Ottenere un accessorio che sia stato usato da qualcuno di caro che abbia avuto un matrimonio felice, o un oggetto d’eredità, o comunque un pezzo sentimentale che rappresenta il passato della sposa, funge da legame tra passato e presente.
Una cosa nuova simboleggia la nuova vita che sta per iniziare.
L’ottimismo e la speranza per il futuro. Un oggetto nuovo che rappresenta una sorta di augurio per la futura vita coniugale.
Una cosa prestata rappresenta l’affetto delle persone care che rimangono vicine in questo passaggio dal “vecchio” al “nuovo”.
Rappresenta la convinzione che la felicità può essere attratta utilizzando qualcosa di preso in prestito da qualcuno che è felicemente sposato.
Se l’obbietto prestato è anche vecchio, svolgerà un duplice ruolo all’interno della tradizione.
Una cosa blu è sinonimo di sincerità e purezza.
Questa usanza nasce nell’antico Israele, dove le spose indossavano una banda blu a simboleggiare la purezza, l’amore e la fedeltà. Oggi, la pratica si è limitata ad indossare qualcosa di blu, ma significa ancora fedeltà ed amore duraturo.
Una moneta nella scarpa è di buon auspicio.
Essa simboleggia la prosperità e la sicurezza economica per la nuova famiglia che inizia il un nuovo cammino. La moneta è tradizionalmente collocata all’interno della scarpa sinistra della sposa, ma può anche essere cucita sull’orlo o sul rivestimento del vestito.
Ma quali altre tradizioni e credenze si aggirano attorno ad un evento così magico come quello del matrimonio?
Vediamole insieme!
Fedi
L’anello matrimoniale (la vera), usato generalmente negli sposalizi cristiani fin dal secolo IX, risale in realtà agli antichi Egizi e veniva posto all’anulare della sposa perché si riteneva che per quel dito passasse una vena che andava direttamente al cuore.
L’anello fatto d’oro, il più resistente dei metalli, conferisce a chi lo porta le doti di una perfetta e durevole unione.
Bouquet
Secondo la tradizione il bouquet è l’ultimo omaggio che lo sposo fa alla sposa come fidanzato.
Anche se oggi un bouquet è composto da ogni tipo di fiore, dovrebbe esserci almeno un fiore di arancio da sempre legato alla sposa. Secondo il linguaggio floreale in vigore dal 600, il fiore d’arancio significa richiesta di matrimonio.
Confetti
Il numero dei confetti nelle bomboniere dovrebbe essere sempre dispari, in genere 5, numero indivisibile come il matrimonio dovrebbe essere.
Le origini dei confetti si perdono nel tempo, il primo confetto fu confezionato da un arabo e si trattava di un prodotto farmaceutico addolcito dal gusto che lo racchiudeva.
In Italia approdano ufficialmente in Sicilia: le famiglie nobili li offrivano come dono in preziosi contenitori d’oro. Oggi i confetti siglano ogni cerimonia e tutti quei momenti speciali che meritano di essere ricordati nel tempo.
Lancio del riso
Il tradizionale lancio del riso o coriandoli sul corteo nuziale, nasce da un vecchio rito greco secondo il quale, per propiziare la fertilità, si facevano piovere sulla coppia dei dolci. Il gesto aveva anche lo scopo di augurare loro prosperità.
In Indonesia, invece, il lancio del riso serviva a trattenere l’anima dello sposo che altrimenti, subito dopo il rito, sarebbe fuggita via senza fare più ritorno. In alcuni paesi è accompagnato anche da petali di fiori, monete e confetti.
Velo
Il velo della sposa fu introdotto dagli antichi romani per proteggere la giovane donna dal “malocchio” di un corteggiatore deluso.
Il popolo romano lo usava inoltre come segno di pudore, ma anche per coprire il volto fino alla fine della cerimonia per evitare possibili ripensamenti. Al termine della cerimonia la sposa mostrava il suo aspetto. A quei tempi infatti i matrimoni venivano concordati per interessi e per motivi politici, i due futuri sposi non avevano la possibilità di incontrarsi prima delle nozze.
Eri già a conoscenza di tutte queste usanze del passato?
Nella nostra era moderna abbiamo perso molto di questi significati più profondi, ma è incredibile come le cose si siano tramandate decennio dopo decennio e si siano radicate nella cultura di ognuno di noi.
Se conosci altre tradizioni sul matrimonio, scrivile qui sotto tra i commenti.
Sarà interessante riportare a galla il passato e vedere insieme quante cosa nella nostra epoca si queste si sono mantenute tali e quali e quante invece si siano nel tempo modificate.
Ci conto!